Guida ai prestiti a disoccupati per aprire attività 2022

Come ottenere finanziamenti per aprire un’attività

Quanti desiderano avviare un’attività ma non dispongono delle risorse necessarie possono richiedere un prestito bancario. Tuttavia banche e finanziarie concedono prestiti solo a condizione che il richiedente sia in possesso di garanzie sufficienti. In caso contrario è possibile però ottenere credito ricorrendo ai prestiti a disoccupati per aprire attività concessi dai vari enti pubblici.

Quando non si ha il denaro necessario per far fronte all’investimento iniziale è necessario ricorrere ad un prestito agevolato. Una scelta che risulta quasi obbligata. Ma come districarsi tra le varie opzioni di finanziamento?

Iniziamo con i prestiti concessi da banche e finanziarie. Coloro che decidono di avviare una nuova attività possono rivolgersi ad una delle tante banche o finanziarie che erogano prestiti a chi mira a diventare imprenditore.

L’offerta di Unicredit

Tra le iniziative più conosciute ricordiamo Start up Nuove Imprese di Unicredit. Prestito che consente di ottenere fino a 100 mila euro da rimborsare con un piano di ammortamento che si estende per un massimo di 7 anni. Il piano di ammortamento prevede rate a cadenza mensile e il tasso di interesse può essere sia fisso che variabile.

Chi può ottenerlo? Hanno accesso ai prestiti Unicredit per Start up esclusivamente i soggetti iscritti alla Camera di Commercio da non oltre 21 mesi. Tra gli altri requisiti da rispettare ricordiamo il rilascio di garanzia eligibile Confidi non inferiore al 60% dell’entità del finanziamento accordato.

Non solo. Il richiedente deve anche dimostrare di essere in possesso di mezzi propri pari almeno al 30% del valore del piano di investimenti che desidera realizzare.

I finanziamenti per Start Up di Intesa Sanpaolo

Molto interessante anche Neoimpresa di Intesa Sanpaolo. Una linea di credito che consente agli aspiranti imprenditori di ottenere denaro con il quale avviare una nuova impresa. Non solo i beneficiari di Neoimpresa possono anche rilevare un’impresa già esistente.

La somma massima finanziabile è pari al 70% del piano di investimento coperto dal finanziamento, il piano di rimborso può estendersi per un massimo di 10 anni. Il tasso d’interesse può essere fisso oppure variabile.

Il beneficiario del prestito possono anche scegliere di ricorrere ad un periodo di preammortamento, durante il quale non sarà chiamato a rimborsare il capitale concesso. Il preammortamento può durare al massimo per 24 mesi.

Per quanto riguarda le spese finanziabili, Neoimpresa permette di coprire tutti i costi legati all’acquisto di beni materiali o immateriali legati all’avvio di una nuova attività.

A chi è rivolto? Possono ottenere Neoimpresa di Intesa Sanpaolo sia le nuove imprese che le imprese giovani, ovvero costituite da meno di 24 mesi.

Ricordiamo inoltre che Intesa Sanpaolo seleziona le Start Up più promettenti del settore high-tech e le supporta nel loro percorso di formazione. Lanciato nel 2009, il programma StartUp Initiative prevede la concessione di fondi e assistenza a fronte di una registrazione sull’apposita piattaforma online.

Finanziamenti a fondo perduto per attività 2022

Tuttavia non sempre è possibile ottenere prestiti a disoccupati per aprire attività da banche e società finanziarie. Non tutti infatti sono in possesso dei requisiti fissati dalle varie banche per l’accesso ai prestiti dedicati a chi desidera avviare un’attività imprenditoriale.

Come fare in questi casi? Quando non è possibile ottenere credito da una banca o una società finanziaria è possibile ricorrere ai finanziamenti a fondo perduto concessi dai vari enti pubblici. Solitamente si tratta di fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, ma in alcuni casi è possibile trovare anche finanziamenti concessi direttamente da enti locali, come le Regioni.

I beneficiari

A chi si rivolgono? I finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria possono essere dedicati a diverse categorie di imprenditori o di contribuenti che desiderano avviare un’attività. I requisiti da rispettare variano per ciascun bando di concorso.

In ogni caso, solitamente si tratta di finanziamenti dedicati ai giovani e alle donne che desiderano avviare un’attività imprenditoriale o di autoimpiego. Quali sono le caratteristiche di questi prodotti?

Solitamente i finanziamenti agevolati che mirano a sostenere l’imprenditoria femminile riguardano imprese e progetti imprenditoriali caratterizzati da una grande componente femminile. Di norma le donne devono rappresentare almeno il 70% dei soci.

Per i finanziamenti a fondo perduto dedicati ai giovani invece il requisito discriminante è quello anagrafico. Hanno infatti accesso ai fondi esclusivamente le imprese composte in prevalenza da persone con meno di 35 anni di età.

I fondi possono essere concessi a fondo perduto in misura totale o parziale. Nel secondo caso per la quota di capitale da rimborsare è previsto un tasso d’interesse agevolato.

Presentazione della domanda

Come ottenere il credito? Come già accennato, per i finanziamenti erogati dagli enti pubblici è necessario fare riferimento al relativo bando di concorso. Documento che viene pubblicato nel sito ufficiale dell’ente di riferimento e in cui sono indicati tutti i requisiti da rispettare.

Tuttavia è necessario precisare che ci sono delle eccezioni, ossia prestiti per l’avvio di attività che vedono l’utilizzo di fondi pubblici ma non sono concessi da enti pubblici. stiamo ovviamente parlando dei prestiti a disoccupati per aprire attività erogati da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa).

Prestiti per giovani disoccupati per aprire attività Invitalia

Analizzando l’offerta di prestiti a disoccupati per aprire attività concessi da Invitalia troviamo tre prodotti: Selfiemployment, Nuove imprese a tasso zero e Smart&Start Italia.

Il primo prodotto che prendiamo in considerazione è Selfiemployment, prestito che rappresenta una grande opportunità per quanti desiderano avviare un’attività imprenditoriale. I prestiti vengono concessi attraverso il Fondo Selfiemployment, che viene gestito da Invitalia nell’ambito del programma ministeriale Garanzia Giovani.

Come funziona il progetto Selfiemployment

Si tratta di un progetto che vede la concessione di prestiti a tasso zero finalizzati all’avvio di piccole attività imprenditoriali. I beneficiari hanno diritto a prestiti che vanno dai 5 mila ai 50 mila euro. Somme con le quali realizzare il proprio piano di investimento.

Come avviene il rimborso? I prestiti a disoccupati per aprire attività concessi nell’ambito del progetto Selfiemployment possono essere rimborsati con un piano di ammortamento che si estende per un massimo di 7 anni.

Le rate di ammortamento hanno cadenza mensile e il rimborso del prestito ha inizio dopo sei mesi dalla data di concessione del credito. Il prestito non prevede l’applicazione di interessi. Ai fini dell’accesso al credito non è necessaria la presentazione di nessuna garanzia reale. Non è richiesta la firma di alcun garante.

I beneficiari

Possono accedere ai prestiti a disoccupati per aprire attività Selfiemployment i giovani con età compresa tra 18 e 29 anni. Il progetto è dedicato esclusivamente ai NEET, ossia a coloro che non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi di studio o corsi di formazione professionale. Ai fini dell’accesso al credito è necessario anche essere iscritti al programma Garanzia Giovani.

Quanti soddisfano i suddetti requisiti possono presentare domanda ad Invitalia per ottenere i prestiti a disoccupati per aprire attività Selfiemployment. Per l’inoltro della richiesta è necessario utilizzare la piattaforma dell’Agenzia.

I beneficiari possono avviare iniziative di autoimprenditorialità o autoimpiego presentando la richiesta sotto forma di:

  • impresa individuale;
  • società di persone;
  • società cooperative;
  • associazioni professionali;
  • società tra professionisti.

Hanno accesso al beneficio anche le società non ancora costituite, a condizione però che in caso di ammissione alle agevolazioni i soggetti che hanno presentato la richiesta costituiscano una società entro 60 giorni.

Gli altri prestiti agevolati di Agenzia

Nel novero delle offerte di prestiti a disoccupati per aprire attività troviamo anche Nuove imprese a tasso zero. Prodotto che ha l’obiettivo di sostenere la creazione di imprese di piccole dimensioni e microimprese composte prevalentemente da under 35 anni o donne.

Nuove imprese a tasso zero prevede la concessione di prestiti a tasso zero con i quali finanziare progetti d’impresa. Progetti che possono prevedere spese fino a un massimo di 1,5 milioni di euro.

Il finanziamento di Invitalia può coprire fino al 75% delle spese ammissibili. Mentre per il restante 25% delle spese è necessario che i beneficiari provvedano con risorse proprie oppure tramite finanziamenti bancari.

Le agevolazioni sono dedicate alle imprese, ubicate sul territorio nazionale, composte prevalentemente da donne o under 35. È fondamentale che, alla data di presentazione della richiesta, le imprese siano costituite sotto forma di società da non oltre un anno.

Possono ottenere i finanziamenti anche le persone fisiche. In tal caso però è necessario che se ammessi alle agevolazioni tali soggetti si costituiscano come società nel giro di 45 giorni.

Finanziamenti per Start Up 2022

Troviamo infine Smart&Start Italia, progetto attraverso il quale Invitalia finanzia la nascita e la crescita di Start Up innovative. Imprese che devono avere un forte contenuto tecnologico e operare nell’economia digitale. Sono finanziabili progetti d’impresa che prevedono spese comprese tra 100 mila euro e 1,5 milioni.

I beneficiari di Smart&Start Italia hanno diritto ad un mutuo a tasso zero. Finanziamento che copre al massimo il 70% dell’investimento totale. Nel caso la startup sia costituita solo da under 35 o donne la percentuale di finanziamento può arrivare fino all’80%.

La quota di investimento sale all’80% anche se all’interno dell’impresa c’è almeno un dottore di ricerca di nazionalità italiana che lavora all’estero e desidera tornare in Italia.

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