Prescrizione debiti Inps: quali sono i tempi previsti
Prescrizione debiti verso Inps: il fattore riscossione
Anche i debiti nei confronti dell’Inps possono cadere in prescrizione. In genere si parla di contributi non versati, quando non addirittura di rate di rimborso vere e proprie. La politica dell’ente previdenziale per quanto riguarda la prescrizione debiti Inps è piuttosto complessa, dal momento che debiti e crediti vengono prescritti con forme e con tempi diversi.
L’elemento fondamentale, comunque, è rappresentato dalla notifica. La consegna della stessa, infatti, funge da spartiacque tra un regime e un altro (quello nel quale scatta il conteggio degli anni che mancano alla prescrizione).
Prescrizione debiti Inps: Equitalia
In linea di massima, però, la prescrizione avviene a cinque anni dalla notifica della cartella esattoriale da parte di Equitalia (anche in questo contesto assume un ruolo di primo piano il famigerato ente di riscossione). In alcuni casi, però, prima di arrivare alla prescrizione occorrono dieci anni.
Lo stesso ragionamento regola l’istituto della prescrizione quando questa si riferisce non ai debiti, ma ai crediti. La possibilità di riscuotere assegni familiari, assegni sociali e altri contributi previdenziali decade dopo cinque anni, se non si procede con una richiesta di ritiro formale.
Prescrizione debiti con Inps: la questione dei cinque anni
In alcuni contesti, la prescrizione è di cinque anni anziché di dieci. Ciò accade quando vengono imposti atti formalmente interruttivi della pensione stessa, oppure quando sono state già avviate procedure di recupero coattivo delle somme, in una data precedente al 1° gennaio 1996 (anno in cui è entrata in vigore la diposizione che ha ridotto da dieci a cinque anni di prescrizione).
La prescrizione si allunga a dieci anni anche quando il mancato versamento dei contributi è stato esplicitamente dichiarato dal lavoratore, elemento che in qualche modo ne certifica la buona fede e suggerisce che la mancanza non è stata sua (ma forse del datore di lavoro). Ad ogni modo, la denuncia – almeno in questo senso – vale solo se presentata allo stesso ente previdenziale dal 1° gennaio 2006.
Prescrizione debiti Inps: prescrizione decennale
Il discorso è leggermente diverso per quanto riguarda le somme aggiuntive. Queste vengono applicate nelle cartelle esattoriale a mo’ di mora (anche se la loro struttura è diversa). In tal caso, la prescrizione è decennale.
Si giunge così a un piccolo paradosso. All’interno della cartella esattoriale stessa, una parte di questa cade in prescrizione dopo cinque anni (i contributi veri e propri), mentre per le somme aggiuntive gli anni necessari affinché avvenga l’estinzione sono dieci.
Va da sé, comunque, che i pignoramenti eseguiti sulla scorta di cartelle giù prescritte (dunque sono passati cinque anni senza interruzione senza che si sia verificata una riscossione), sono illegali.