Acquisto prima casa figlio
Acquistare una cosa è un passo decisivo nella vita di un individuo, ma sappiamo bene che alle attuali condizioni che offre il mercato del lavoro, è un passo quasi impossibile per un giovane che esce di casa per cercare di crearsi la propria autonomia.
Ecco perchè, molto spesso i genitori, con la somme di danaro guadagnate e racimolate nel tempo sono gli unici che possono dare un aiuto concreto ai propri figli.
Come ha stabilito la cassazione con sentenza n.10196/99 e come hanno anche riconosciuto le Finanze, il figlio ha diritto ad usufruire delle agevolazioni legali per l’acquisto della prima casa anche se i genitori già ne possiedono una, purché la manovra di acquisto sia fatta con la massima trasparenza, alla luce del sole.
La procedura standard prevede che i genitori acquistino la casa a favore del figlio in modo chiaro e trasparente, versando il 3% a titolo di imposta di registro più 336 euro per le imposte catastali, tutto calcolato in base al valore catastale del bene (115,5 volte la rendita) o in alternativa il 4% di Iva con l’aggiunta di 504 euro, tenendo conto sempre il valore catastale dell’immobile) se l’acquisto è rivolto ad una casa di nuova costruzione.
Differente è il caso dell’acquisto di prima casa ad un figlio minorenne. In questo caso sarà necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare che deciderà tenendo conto l’interesse unico ed esclusivo del minore.
Per acquistare la prima casa ad un figlio minorenne, uno dei requisiti indispensabili affinché la transazione vada a buon fine, è il luogo in cui il genitore decide di acquistare. Infatti l’acquisto deve essere effettuato esclusivamente nel luogo in cui il minore è residente.