Calcolo mutuo chirografario
Come avviene il calcolo mutuo chirografario? Di cosa si tratta?
Questo termine (“chirografario”) identifica semplicemente un contesto che discende da un documento firmato. In rapporto a tali mutui questa espressione è di un finanziamento che non viene garantito dall’ipoteca, ma è solo semplice impegno del debitore.
Quindi un mutuo non ipotecario è per definizione chirografario.
Visto che è destinato alla soddisfazione di bisogni individuali, il mutuo chirografario è chiamato frequentemente “prestito personale”.
Quando ricorrere al calcolo mutuo chirografario?
Solo in circostanze che prevedono un debito di entità modesta e dalla durata contenuta. Possiamo ottenere prestiti personali fino a somme che raggiungono i 30mila euro. Quanto ai tempi di rimborso, essi raggiungono i 6 anni.
Nel prestito personale non abbiamo i requisiti che richiedono l’iscrizione dell’ipoteca, a meno che il tasso applicato al mutuo non sia tanto basso da recuperare la spesa.
Può essere utile ottenere un mutuo chirografario per ottenere un finanziamento di opere straordinarie inerenti a parti comuni condominiali, sulle quali sarebbe impossibile disporre l’iscrizione ipotecaria.
In ogni caso, il massimo importo che può essere concesso sarà influenzato dalla minore portata delle garanzie personali prestate dai condomini in rapporto alla solidità dell’ipoteca.
Quali sono le finalità di un mutuo chirografario?
Abbiamo l’acquisto di beni funzionali ad una impresa (macchinari, innovazioni tecnologiche), le ristrutturazioni di condomini (opere in cui non è possibile usare mutui ipotecari), le esigenze individuali.