Prestito autonomi segnalati Crif: le opportunità e come ottenerle
Il prestito autonomi segnalati Crif è la proposta ideale quando se si rientra nella categoria di cattivo pagatore o protestato. Ma quali sono le opportunità di finanziamento, come richiederle e che requisiti prevedono? Ecco tutte le risposte.
Prestito cambializzato: come funziona e quanto si può richiedere
La prima opzione da prendere in esame nell’ambito del prestito autonomi segnalati Crif è il finanziamento cambializzato. Basato sul pagamento di cambiali, titoli esecutivi con valore forzoso, sta riprendendo terreno dopo diversi anni di calo delle richieste.
Le cambiali, come sopra ricordato, danno diritto alla realtà che le ha emesse di rivalersi in maniera immediata sui beni del cliente insolvente.
Il prestito cambializzato è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del piano di ammortamento, che può arrivare fino a 120 mesi. Questo valore, però, è un po’ più alto della media in quanto il prestito è accessibile a cattivi pagatori, protestati e soggetti privi di busta paga. Ciò mette le realtà creditizie nelle condizioni di dover cercare tutele.
Da ricordare è anche il ruolo delle spese che le varie società devono sostenere per avere l’autorizzazione a fornire i prestiti cambializzati. Anche queste vanno recuperate con il tasso.
Per concludere ricordiamo che con questi prodotti si ottengono massimo 50.000/60.000€ e che i liberi professionisti devono presentare come attestazione di reddito il possesso di una polizza vita attiva da almeno due anni.
Prestito su pegno: di cosa si tratta
Nell’elenco delle alternative di prestito autonomi segnalati Crif è possibile includere anche il credito su pegno. Come funziona? Impegnando un bene prezioso, che viene fatto valutare da un perito. Sulla base di questo parere si procede poi all’erogazione del prestito.
Il cliente che lo sceglie deve prendere in considerazione gli interessi e le spese di custodia. Per quanto riguarda la durata si va generalmente dai 3 ai 12 mesi. Tra le realtà creditizie che permettono di accedere a questi prestiti è possibile ricordare Carige e Unicredit.
Prestiti con garanzie alternative: cosa sapere prima di richiederli
Quando si parla di prestito autonomi segnalati Crif è bene ricordare anche le soluzioni con garanzie alternative. Cosa prevedono? La presentazione di una garanzia per l’affidabilità creditizia che può riguardare l’ipoteca su un immobile o la ricezione di un assegno divorzile.
In questo caso è bene specificare che le realtà creditizie tendono ad accettare con più favore le richieste che arrivano da chi ha una busta paga.
Prestiti con garante: come richiederli
Concludiamo ricordando che nell’elenco delle proposte di prestito autonomi segnalati Crif è possibile trovare anche le soluzioni con garante. Cosa prevedono? La possibilità di richiedere l’accesso al credito presentando un terzo soggetto garante.
Fondamentale è ricordare che deve trattarsi di un soggetto finanziariamente affidabile, in grado d’intervenire in caso di difficoltà da parte del beneficiario principale. La realtà creditizia che eroga il finanziamento controlla infatti sempre il suo profilo creditizio.