Quando un mutuo non viene accettato: le ragioni del rifiuto

La richiesta di un mutuo può essere seguita da una risposta positiva ma anche da un rifiuto. Prima di procedere con la scelta dell’istituto di credito e con l’istanza effettiva è quindi opportuno capire quando un mutuo non viene accettato e regolarsi per evitare problemi.

Mutuo rifiutato: quando succede?

Quando un mutuo non viene accettato? Questa domanda può avere diverse risposte, riguardanti sia il cliente, sia la situazione dell’immobile. Nella maggior parte dei casi alla radice della risposta negativa vi sono dei problemi di natura economica.

La banca, dopo aver esaminato la situazione reddituale del richiedente, non la ritiene sufficientemente solida per sostenere la rata mensile del mutuo. In generale è opportuno controllare, preventivo alla mano, che il suddetto impegno economico non gravi per più del 30% sullo stipendio mensile o sulla pensione.

Quando non viene concesso un mutuo: la questione delle segnalazioni

Chi si domanda quando un mutuo non viene accettato deve considerare anche la questione delle segnalazioni alla Crif. Essere segnalati come cattivi pagatori o protestati non rappresenta infatti una situazione vincente se si vuole richiedere un mutuo.

Come ovviare al problema? Si può richiedere la cancellazione del proprio nominativo dalle banche dati regolarizzando la posizione – se non si ha modo di pagare vanno attesi i 36 mesi dalla scadenza naturale del finanziamento – oppure ricorrere al terzo soggetto garante.

Fondamentale in quest’ultimo caso è ricordare che le banche tendono a preferire le richieste di chi ha una storia creditizia limpida.

Mutuo negato: altri motivi possibili

Chi vuole approfondire la questione quando un mutuo non viene accettato deve tenere presente che la banca può accogliere con un rifiuto la richiesta anche se vi sono irregolarità relative alla struttura dell’immobile o alla documentazione attinente ad esso.

In questo caso spetta al cliente impegnarsi per risolvere la situazione, procurando tutti i documenti richiesti e contattando i professionisti che possono intervenire per sistemare la faccenda.

A prescindere dal motivo per cui il mutuo viene rifiutato, è importante ricordare che, in questi casi, è sanzionabile la banca che accoglie negativamente la richiesta di accesso al credito dopo aver orientato il cliente in modo da fargli credere a una risposta positiva.

Arbitro Bancario e Finanziario: il suo ruolo in caso di mutuo rifiutato

La giurisprudenza italiana tutela in maniera davvero completa anche chi, semplicemente, avanza la richiesta di un mutuo (anche in questi casi, pur in mancanza di un finanziamento in corso, si utilizza il termine ‘cliente’).

Alla luce di tale situazione bisogna ricordare che le banche non possono opporre un rifiuto ai mutui senza dei motivi validi.

In mancanza delle suddette motivazioni, quando un mutuo non viene accettato, il cliente ha dalla sua uno strumento specifico, ossia il ricorso all’Arbitro Bancario e Finanziario (ABF), un organismo indipendente sostenuto dalla Banca d’Italia.

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