Rinnovo cessione del quinto di stipendio e pensione

Rinnovo cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio è spesso l’unica alternativa per i protestati (e i cattivi pagatori) alla ricerca di un finanziamento. Quando si viene iscritti nell’apposito registro è quasi impossibile farsi accettare da un istituto finanziario. L’iter normale prevede un’attesa di molti mesi – e si conclude con l’eliminazione del nome del registro.

Con la cessione del quinto, invece, anche i protestati e i cattivi pagatori possono accedere ai finanziamenti. Il motivo è semplice: la banca, prelevando direttamente una parte dello stipendio, si pone al sicuro da ogni rischio di insolvenza.

Il problema è che spesso il protestato ha bisogno di rinnovare il quinto prima del termine del finanziamento. Accade quando si ha necessità di prolungare i termini del finanziamento. Come fare per risolvere la questione “rinnovo cessione del quinto”?

Rinnovo: quali requisiti si devono avere

La soluzione alla questione “rinnovo cessione del quinto” non è univoca, ma dipende dalla durata del piano di rimborso. Nei casi più comuni, questo dura da cinque a dieci anni. In questo caso, prima di chiedere il rinnovo è necessario sostenere il 40% delle rate, devono quindi passare 4 anni se – per esempio- la durata di ammortamento consiste in dieci anni.

Se questo è inferiore o uguale a cinque anni il limite temporale (il pagamento del 40% delle rate) è abbattuto, e si può ricevere un nuovo contratto – che però dovrà essere obbligatoriamente di dieci anni.

Rinegoziazione prestiti su cessione del quinto

La cessione del quinto è una forma di prestito accessibile anche ai cattivi pagatori. Si tratta di un particolare prodotto garantito dalla presenza di un reddito fisso dimostrabile e accessibile solo a lavoratori dipendenti e pensionati. In alcuni casi però il finanziamento in corso può risultare poco vantaggioso, e diventa necessaria la rinegoziazione cessione del quinto.

La rinegoziazione cessione del quinto è la procedura con cui il debitore ricontratta le condizioni del finanziamento in corso. Si tratta di un processo che non richiede particolari procedure né l’intervento di un notaio. La rinegoziazione di un prestito infatti può essere effettuata anche tramite un semplice scambio di corrispondenza.

Condizioni e vantaggi

Solitamente quando si parla di rinegoziazione cessione del quinto, questa corrisponde al rinnovo del prestito. Il rinnovo è la procedura con cui si estingue un vecchio prestito e se ne accende contestualmente uno nuovo.

La ragione per cui solitamente la rinegoziazione della cessione del quinto corrisponde al rinnovo è che questo consente di ottenere nuova liquidità. Date le caratteristiche della cessione del quinto inoltre è possibile modificare poche condizioni per il rimborso del finanziamento.

La cessione del quinto infatti prevede una rata mensile detratta direttamente dalla busta paga o dalla pensione del beneficiario. Come suggerisce il nome inoltre la rata mensile non può eccedere la quinta parte di stipendio o pensione netta.

Di conseguenza, la rata mensile non può essere aumentata oltre tale limite al fine di ridurre il tempo di rimborso. È possibile però ridurre la rata di ammortamento, allungando così il piano di rimborso.

Sia quanti ricorrono alla rinegoziazione che chi opta per il rinnovo possono ottenere la modifica del tasso di interesse. In entrambi i casi infatti è possibile ridiscutere il tasso al fine di ottenerne uno più basso.

Tra i vantaggi di chi ricorre al rinnovo della cessione del quinto ricordiamo il fatto che hanno accesso al credito anche quanti sono segnalati come cattivi pagatori.

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